La peste - A. Camus

Reading I book I thought this should have been the kind of book which becomes a bestseller during a pandemic - but that didn’t seem to happen. Maybe everybody had already enough.

I just found interesting how much of society’s behaviour during this pandemic was already included. This must be a combination of historical research and intuition from the author, so of predictability of human beings as a whole and creativity of individuals, which is interesting.

The plague in the book is more an excuse, I guess, to exhibit different attitudes to life. While reading I had the impression one could make a semester course about this - there must be much more structure than can be detected (that I can detect) while reading it slumped on a sofa in the evening.

I liked these two paragraphs:

Un modo facile per conoscere una città è scoprire come vi si lavora, come si ama e come si muore. A Orano, per effetto forse del clima, tutto questo si fa allo stesso modo, con la medesima aria frenetica e assente. In definitiva, ci si annoia, e ci si sforza di prendere delle abitudini. I nostri concittadini lavorano molto, ma sempre per arricchirsi. Si dedicano principalmente al commercio e pensano soprattutto, come dicono loro, a fare affari. Va da sé che apprezzano anche i piaceri semplici, amano le donne, il cinema e andare al mare. Ma, molto ragionevolmente, riservano questi svaghi al sabato sera e alla domenica mentre negli altri giorni della settimana cercano di guadagnare molto denaro. Quando la sera escono dagli uffici, si ritrovano alla solita ora nei caffè, passeggiano lungo lo stesso boulevard oppure si mettono al balcone. I desideri dei più giovani sono violenti e brevi, mentre i vizi dei più vecchi si limitano alla frequentazione delle bocciofile, delle feste del dopolavoro e dei circoli dove tentano la fortuna puntando grosso alle carte. Si dirà che questo non è tipico soltanto della nostra città e che in fondo tutti i nostri contemporanei sono così. Forse oggi non c’è niente di più naturale che vedere persone che lavorano dal mattino alla sera e decidono poi di perdere alle carte, al caffè e in chiacchiere il tempo che resta loro per vivere. Ma ci sono città e paesi dove ogni tanto le persone hanno l’intuizione di qualcos’altro. Di solito questo non cambia le loro vite. Ma l’intuizione c’è stata, ed è già qualcosa. A quanto pare invece Orano è una città priva di intuizioni, cioè una città assolutamente moderna. Non è quindi necessario precisare il modo in cui da noi le persone si amano. Gli uomini e le donne si divorano in fretta nel cosiddetto atto d’amore oppure si impegnano in una lunga abitudine a due. Fra tali estremi, spesso non c’è via di mezzo. A Orano come altrove, in mancanza di tempo e di riflessione, si è costretti ad amarsi senza saperlo.